A Roma esiste un’area unica nel suo genere, che racconta la storia della città fin dal principio: il Velabro.
Il Velabro è l’area, situata tra i colli Palatino e Capitolino, dove la leggenda vuole che l’Urbe sia stata fondata da Romolo. Infatti in questa zona, all’epoca paludosa e spesso alluvionata (dal termine latino velus), si arenò la cesta che conteneva i mitici gemelli Romolo e Remo. Ed è qui che la storia di Roma ebbe inizio.
Tra storia antica e basiliche
In quest’area ricca di storia si trova la Basilica di Santa Maria in Cosmedin. Nel nartece è possibile scorgere una fila costante di turisti, pronti a infilare la loro mano nella famosissima Bocca della Verità. Si tratta di un antico chiusino a parete a forma di maschera grottesca nella cui “bocca”. Qui, secondo la tradizione, gli uomini sospettati di essere malfattori erano obbligati a introdurre una mano: se innocenti, rimanevano illesi, in caso contrario venivano morsi.
La Basilica di Santa Maria in Cosmedin fu eretta su un tempio pagano del III secolo. Nel 782 fu affidata a una colonia di monaci greci e impreziosita con arredi e materiali sontuosi, tanto da guadagnarsi l’appellativo di kosmidion, “ornamento” in greco. In questo scorcio di Velabro, è impossibile non posare lo sguardo sull’elegante campanile. Con i suoi oltre 34 metri di altezza, svetta a destra del prospetto della chiesa. È suddiviso in 7 piani di bifore e trifore, e si conclude con un tetto “alla romana” a quattro falde, su cui spicca una croce.
Nei pressi della Basilica di Santa Maria in Cosmedin si scorge l’Arco di Giano, un arco quadrifronte risalente alla metà del IV secolo. La denominazione deriva dal latino ianus (“passaggio coperto”) e ianua (“porta”), quindi da riferirsi alla divinità bifronte. L’arco, eretto al centro di un ramo della Cloaca Maxima, ai margini del Foro Boario, forniva riparo ai mercanti impegnati nelle trattative d’acquisto.
L’Alta Moda sbarca al Velabro
Accanto all’arco si trova la Fondazione Alda Fendi – Esperimenti, un progetto dell’archistar Jean Nouvel. Il palazzo ospita una ricca galleria espositiva e 24 suite. All’ultimo piano, una terrazza panoramica regala una vista mozzafiato.
Dietro l’Arco di Giano si erge la Chiesa di San Giorgio al Velabro (VI sec.), in cui si conservano le reliquie del santo martire. Inoltre, la chiesa è decorata da meravigliosi affreschi absidali attribuiti a Pietro Cavallini. Accanto al portico della chiesa si trova l’Arco degli Argentari (III sec.) che, come recita l’iscrizione sull’architrave, fu costruito dagli «argentarii et negotiantes boari huius loci». Si tratta dei banchieri e dei commercianti boari, per celebrare il decimo anniversario del regno di Settimio Severo.
Gli affascinanti templi dell’antica Roma
Nel Foro Boario, area sacra e commerciale dell’antica Roma, si ergono importanti templi. Ancora oggi sono visibili il Tempio di Ercole Vincitore (comunemente chiamato Tempio di Vesta) e il Tempio di Portuno (o della “Fortuna Virile”),
Il primo, a forma circolare, custodiva il “fuoco sacro perenne”, simbolo della continuità della vita di Roma. Il secondo, di epoca repubblicana, era dedicato al dio dei porti. Nei secoli, questo tempio è diventato una chiesa cristiana. All’interno si possono ammirare i meravigliosi affreschi altomedievali con le storie della Vita della Vergine, che costituiscono una testimonianza unica nel suo genere.