In scena alla Milano Fashion Week le collezioni femminili primavera/estate 2018. Un viaggio tra lo stile e l’eleganza Made in Italy, raccontato attraverso le creazioni di Versace, Giorgio Armani, Max Mara e N° 21.
Si è da poco concluso uno degli eventi più importanti nel mondo della moda: la Fashion Week di Milano. Insieme a Parigi, Londra e New York, la città lombarda è considerata una delle quattro capitali della moda che, ogni anno, ospitano passerelle, stilisti, modelle, raccontando il presente con uno sguardo rivolto sempre al passato.
È questo ciò che ci insegna l’edizione appena conclusa, in cui hanno sfilato le collezioni per la primavera/estate 2018.
Di grande suggestione la presenza delle cinque top model, Carla Bruni, Claudia Schiffer, Naomi Campbell, Cindy Crawford e Helena Christensen. Le protagoniste delle passerelle degli anni Novanta sono state volute da Donatella Versace per rendere omaggio al fratello Gianni, nel ventesimo anniversario della sua scomparsa. Un momento intenso, in cui le top model, vestite di lamé dorato, hanno ricomposto, nell’immagine finale della sfilata, una celebre fotografia di Richard Avedon.
E non solo: per ricordare l’immortalità del grande stilista, Donatella ha fatto sfilare i capi iconici delle sue collezioni più famose. Tra Barocco multicolor o in nero e oro, stampe “Warhol” e Madonne bizantine, i capolavori di collezioni vintage hanno dimostrato come la genialità superi il tempo.
Tulle, chiffon, raso, cotone, piume, pizzo, cristalli sono i materiali con cui Alessandro Dell’Acqua, fondatore del marchio N° 21, fa rivivere i codici della sua moda, come la lingerie a vista, per affermare l’immagine di una donna reale, forte e decisa. Tra contrasti e sovrapposizioni, sfilano abiti fluidi, gonne a pieghe o dritte, giacconi over.
Con Giorgio Armani, invece, si ritorna a tessuti fantasia con richiami etnici e a bizzarrie cromatiche. Il maestro della sartoria italiana ha stupito con creazioni dalle forme fluide, gonne svasate, esplosioni di leggerezze e trasparenze, intervallando fiori delicati e colori pastello al nero assoluto, spesso decorato con cristalli e paillettes. Non manca il suo cavallo di battaglia, ovvero il tailleur pantaloni, grigio ma acceso da un’insolita luminosità metallica, che lo rende sofisticato e glamour allo stesso tempo.
Max Mara infine, attraverso gli occhi e la matita elegante del suo stilista, Jan Griffiths, propone i toni cammello (un omaggio al “camel coat”, il cappotto icona dell’amatissima Maison), malva e nero. Caratterizzano la sfilata trench, tailleur pantaloni e maglie con delicate stampe provenzali nelle tonalità del lavanda, accanto a gonne in georgette a pieghe, con lembi svolazzanti, per una donna sobria e sofisticata, che vuole accostare allo stile formale creazioni semplici ma ricercate.