La Centrale Montemartini è un luogo dall’atmosfera singolare, dove archeologia e industria, passato e presente, si incontrano in una dimensione senza tempo.
Situata lungo Via Ostiense, di fronte agli ex Mercati Generali, la Centrale Montemartini è uno straordinario e affascinante esempio di archeologia industriale convertita a sede museale. Prima centrale elettrica pubblica di Roma, intitolata a Giovanni Montemartini, è oggi il secondo polo espositivo dei Musei Capitolini.
È incredibile come questa centrale sia diventata un museo “quasi per caso”. Nel 1997, in vista di una ristrutturazione dei Musei Capitolini, si scelse l’ex Centrale come sede espositiva temporanea di una parte delle storiche collezioni. Così, centinaia di reperti archeologici arrivarono all’interno del nuovo complesso e, per l’occasione, si inaugurò una mostra incentrata sul dialogo tra archeologia classica e industriale.
Erano due mondi diametralmente opposti, l’archeologia e l’archeologia industriale. Ma furono accostati per la prima volta con un allestimento coraggioso. Si organizzò lo spazio in modo che gli oggetti preesistenti e i nuovi non si snaturassero a vicenda.
L’originale origine della Centrale Montemartini
Terminati i lavori nella sede museale del Campidoglio, non tutte le opere vi fecero ritorno. Così, la Centrale Montemartini divenne un museo permanente. Entrando al suo interno, si ha come l’impressione di essere in una dimensione “altra”, dove vecchi motori e turbine a vapore fanno da sfondo a capolavori della scultura classica, in un gioco di contrasti senza fine.
Assolutamente da non perdere il ciclo di statue che decoravano il frontone del Tempio di Apollo Sosiano. E ancora, la figura pensosa della musa Polimnia, il colossale acrolito raffigurante la dea Fortuna e il treno ottocentesco di papa Pio IX.
Centrale Montemartini – Via Ostiense, 106. Per info: www.centralemontemartini.org