Una pratica che non ha a che fare solo con il benessere fisico, ma che coinvolge anche la dimensione spirituale e sociale dell’esistenza.
Martina Cordella è un’insegnante di Hatha Yoga, disciplina che ha appreso in un Ashram nel sud dell’India. Le abbiamo chiesto di spiegarci le differenze tra le principali “vie” e in che modo possono aiutarci a vivere meglio.
«La parola Yoga», spiega Martina, «viene dalla radice sanscrita Yuj, “unione”, intesa come legame dell’anima individuale con la sorgente creatrice. È questo lo scopo ultimo della pratica yogica. Nella vita di tutti i giorni, esso si traduce in una maggiore armonia nel rapporto con sé stessi e con gli altri».
I 4 cammini principali dello Yoga
E continua: «Secondo la tradizione, ci sono 4 cammini principali per arrivare a questa realizzazione (o illuminazione). Karma Yoga è lo yoga dell’azione, adatto alle persone di natura estroversa e attiva. Insegna a sublimare l’ego agendo altruisticamente, senza pensare a un guadagno o a una ricompensa finale. Bhakti Yoga è lo yoga della devozione o amore divino, spesso seguito da persone con una natura emotiva. Lo yogi impara a canalizzare e a trasformare le proprie emozioni in amore incondizionato. Jnana Yoga è lo yoga della conoscenza o saggezza. Attraverso lo studio della filosofia Vedanta, si usa l’intelletto per indagare sulla propria natura. Hatha Yoga deriva dal Raja Yoga, ed è la parte che si occupa di fortificare il corpo e la mente. Attraverso gli Asana (posture) e i Pranayama (esercizi di controllo del respiro), lo yogi impara a far fluire l’energia attraverso tutto l’organismo. Lo fa sia a livello muscolare sia a livello endocrino e nervoso. In questo modo, migliora la digestione e facilita la circolazione sanguigna. Anche quella di polmoni, cuore e cervello. Questo lavoro, accompagnato da una respirazione lenta e da una concentrazione mentale, la meditazione, apporta molti benefici, che trascendono l’ora e mezza trascorsa sul tappetino».
«Dopo qualche anno di pratica», conclude Martina, «i cambiamenti coinvolgono anche gli aspetti più profondi dell’esistenza. Infatti, questa disciplina aumenta la capacità di vivere più pienamente nel momento presente, azzerando conflittualità e angosce per il futuro».