Situata ai piedi del Pincio e ricca di arte e cultura, Piazza del Popolo è il grandioso portale d’accesso per il centro storico romano.
Entrando dall’imponente Porta del Popolo, l’antica Porta Flaminia, si viene catapultati nella splendida Piazza del Popolo. La facciata esterna della porta, rimaneggiata più volte nei secoli, è dell’architetto Nanni di Baccio Bigio. Incaricato da papa Pio IV, la ristrutturò su disegno di Michelangelo.
La facciata interna, che ricorda un arco trionfale, fu ristrutturata da Gian Lorenzo Bernini, in occasione dell’arrivo della regina Cristina di Svezia nel 1655. Lo ricorda, infatti, l’iscrizione “Felici faustoq[ue]ingressui anno dom[ini] MDCLV”, scolpita sull’attico al di sotto del grandioso stemma Chigi.
La Chiesa di Santa Maria del Popolo
A ridosso delle mura, si erge la maestosa Chiesa di Santa Maria del Popolo, ricca di storia e capolavori inestimabili. L’aspetto attuale dell’edificio sacro si deve al radicale intervento di ricostruzione voluto da papa Sisto IV della Rovere. Il restauro proseguì per tutto il Seicento, grazie all’apporto di alcuni dei maggiori artisti del tempo.
La facciata, semplicissima nella sua bellezza, non lascia trapelare lo sfarzo del suo interno. Strutturata in tre navate, la chiesa presenta quattro cappelle per lato. Sull’ampio transetto si affacciano altre quattro cappelle, tutte riccamente decorate. Assolutamente da non perdere la Cappella Cerasi, che custodisce la Crocifissione di San Pietro e la Conversione di San Paolo del Caravaggio, e l’Assunzione della Vergine di Annibale Carracci. La Cappella Chigi fu progettata tra il 1513 e il 1514 da Raffaello Sanzio per il banchiere Agostino Chigi, e poi restaurata dal Bernini. Al suo interno ospita la bellissima pala della Natività della Vergine, realizzata su ardesia da Sebastiano del Piombo e terminata da Francesco Salviati. A quest’ultimo artista si devono i tondi e i riquadri sulla volta raffiguranti le Stagioni ed episodi della Storia della Genesi. Infine, la Cappella Theodoli è interamente decorata con raffinati stucchi e affreschi di Giulio Mazzoni.
Le celebri chiese gemelle di Piazza del Popolo
All’inizio di Via del Corso si stagliano solenni le chiese gemelle: Santa Maria in Montesanto e Santa Maria dei Miracoli, iniziate su volontà di papa Alessandro VII Chigi dall’architetto Carlo Rainaldi e terminate da Gian Lorenzo Bernini e da Carlo Fontana negli anni Settanta del Seicento.
Ma attenzione a non farsi ingannare! Nonostante dall’esterno, per un particolare effetto ottico possano sembrare pressoché identiche, in realtà celano al loro interno sensibili differenze. Infatti l’architetto Rainaldi, a causa del diverso spazio disponibile, dovette ricorrere a due soluzioni differenti, dotando Santa Maria in Montesanto di una pianta ellittica con una cupola dodecagonale e Santa Maria dei Miracoli di una pianta circolare con una cupola ottagonale.
L’Obelisco Flaminio e la Fontana dei Leoni
Simbolo della piazza l’Obelisco Flaminio, con i suoi 34 metri di altezza, è il secondo più antico di Roma, innalzato nel 1589 per volere di papa Sisto V. Il nuovo assetto urbanistico della piazza fu opera dell’architetto Giuseppe Valadier (1762-1839).
Oltre a progettare la Fontana dei Leoni attorno all’obelisco, che sostituì quella tardocinquecentesca di Giacomo Della Porta, smontata e poi rimontata nel 1950 in Piazza Nicosia, Valadier concepì ai lati della piazza due emicicli contrapposti decorati con sfingi egizie, ognuno ospitante una fontana: la Fontana della Dea Roma, tra i fiumi Tevere e Aniene, e la Fontana di Nettuno, tra tritoni e delfini, realizzate da Giovanni Ceccarini su disegno di Valadier.